Domenica pomeriggio alle ore 16:00, presso la sede della Misericordia di Montemarano, si é tenuta la manifestazione conclusiva del progetto: "Il Volontariato che unisce: generazioni a confronto". Alla presenza di un gruppo nutrito di anziani, riconoscenti alle Associazioni promotrici e soprattutto agli operatori, come ricordato nel suo brillante intervento il Prof. Eugenio Gammarino, hanno preso la parola, per un breve saluto, l' Ins. Giuseppe Gammarino in rappresentanza della Confraternita della Misericordia in sostituzione del suo Presidente Luigi Di Dio impossibilitato per un malanno di stagione e a cui vanno i nostri auguri di pronta guarigione, Beniamino Palmieri Presidente di "Amo Montemarano", l'Ins.Titina Corso Presidente della "Pro Montemarano" e la dott.ssa Cesara Maria Alagia Presidente di CSV. Hanno fatto seguito gli interventi di Nicola Marino e Pina Aurilia. Quest'ultima, ha avuto cura di sintetizzare il risultato della ricerca condotta nell'ambito del progetto e pubblicata in un opuscolo distribuito ai presenti. Sono stati proiettati alcuni video che ritraevano i nostri anziani mentre partecipavano alle varie attività suscitando commozione e gioia. Immancabile la tarantella Montemaranese che ha dato il via alla festa rallegrata dai canti alla Madonna di Montevergine e San Giovanni. Ha concluso un inedito Orazio che ha intenerito tutti con dei classici della musica leggera Italiana. DI seguito la relazione del nostro Presidente Pubblicata nell'opuscolo, già menzionato, dal titolo: ESSERE ANZIANI A MONTEMARANO Bisogni e condizioni di vita degli ultrasessantenni" di Maria Giuseppe Aurilia, Silvana De Matteis e Nicola Marino.
"Il progetto “Il Volontariato che unisce: generazioni a confronto” voluto fortemente dalla dott.ssa Pina Aurilia, Responsabile della Commissione Politiche Sociali e Salute dell’ Associazione “Amo Montemarano” a cui vanno, innanzitutto, i miei sinceri ringraziamenti, rappresenta, senza alcuna ombra di dubbio, motivo di sincera soddisfazione per l’Associazione che ho l’onore di presiedere. Si è trattato di una idea che oserei definire rivoluzionaria. Mai, prima d’ora, a Montemarano, si è pensato ad un centro di aggregazione per anziani in cui, ogni partecipante, potesse vivere una esperienza di socializzazione all’insegna dell’allegria e della spensieratezza. Inoltre, mai era stata realizzata una ricerca sui bisogni e le esigenze della popolazione anziana. In una società come quella attuale, abituata a considerare gli anziani come un problema, come un peso, trovo a dir poco entusiasmante il fatto che, in un piccolo paese dell’entroterra, nel cuore del Sud di un’Italia che non se la passa così bene, si sia trovato il coraggio di rivalutare il ruolo di quelle persone che, in altri tempi, avrebbero meritato un rispetto assoluto. E sono doppiamente contento per via del fatto che questa iniziativa ha consentito ad un pubblico soprattutto femminile di riunirsi e di socializzare, almeno per qualche ora a settimana, in un Paese i cui luoghi deputati all’incontro e alla vita sociale rimangono ancora i Bar, frequentati esclusivamente, almeno per quanto concerne la popolazione che ha un’età superiore ai 60 anni, da uomini. Attraverso questa illuminante iniziativa siamo stati in grado di intercettare un bisogno a cui, grazie anche al finanziamento di CSV, si è data una risposta all’altezza della situazione. Questa esperienza, in considerazione anche dell’ entusiasmante riscontro ottenuto, deve, a mio avviso, rappresentare motivo di attenta riflessione e la sua conclusione deve essere un punto di inizio e non di fine. Esiste un modo migliore per affrontare questa stagione della vita anche a Montemarano!
Attraverso il Progetto abbiamo potuto regalare, ai nostri nonni, non solo momenti ricreativi e di svago ma anche di confronto e di crescita che, credo, abbiano contribuito ad infondere un clima di generale fiducia e di serenità relativamente alla quotidianità di ciascuno. Sulla base dell’esperienza maturata, sono portato a credere che offrire un servizio stabile e continuativo, se solo fosse possibile, dello stesso tenore, non potrebbe che fare bene alla nostra società. E dico la nostra società perché sono altrettanto convinto che anche tutti gli operatori coinvolti, a cui va il mio sincero e sentito ringraziamento per quanto fatto, abbiano ricevuto, da questa esperienza, un notevole bagaglio di emozioni da conservare gelosamente. L’obiettivo di “Amo Montemarano” era ed è quello di adoperarsi attivamente, nel contesto sociale in cui si è scelto di vivere, per offrire risposte concrete ai bisogni avvertiti dalla cittadinanza, consapevoli del fatto che l’unico modo per contribuire alla crescita della Comunità non è attendere invano che altri risolvano problemi ma spendersi personalmente. Attraverso questo corso, grazie anche alla preziosa collaborazione della Confraternita di Misericordia di Montemarano, crediamo di essere riusciti nel nostro intento."