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La tarantella di Montemarano è una musica che, nel gergo attuale, viene definita come musica popolare o anche
etnica. Essa si distingue dalle altre forme di tarantella, tipiche del meridione d’Italia, per la sua ritmica
assolutamente trascinante ed entusiasmante che ha una grande capacità di coinvolgimento. Questa musica ha
certamente un origine molto antica, ma gli studi effettuati non ci permettono di avere una idea chiara.
Secondo alcuni, le prime note della tarantella furono portate a Montemarano da un gruppo di Bulgari giunti in
loco al seguito dei popoli barbari che, provenienti dal Nord, invasero l’Irpinia nel corso di molti secoli fa.
Secondo altri, invece, si tratterebbe di una musica nata e successivamente sviluppatasi integralmente a Montemarano.
In ogni caso, non è possibile sostenere una tesi invece che l’altra, non disponendo di documenti univoci e certi.
La tarantella viene eseguita mediante degli strumenti musicali che sono stati interessati da un lungo processo
evolutivo. Originariamente, le prime frasi musicali venivano riprodotte mediante la ciaramella, tipico strumento
utilizzato dai pastori, che si avvaleva dell’accompagnamento di un tamburello. Successivamente, fu introdotta dai
Francesi l’organetto, poi fisarmonica, che diventerà lo strumento musicale popolare per eccellenza perché, con le
sue possibilità melodiche ed armoniche, costituirà una vera e propria orchestra ambulante.
Nei primi anni del 1900 viene poi introdotto il clarinetto che sostituisce la ciaramella offrendo ai musicisti di
elaborare melodie più articolate. Per quanto riguarda le percussioni abbiamo le “castagnette” (nacchere) ed il
tamburello napoletano, detto anche tamburello basco, che presenta un diametro di modeste dimensioni, che produce un
suono più metallico e stridente rispetto al tradizionale tamburo o alla “tammorra napoletana”. La forma musicale
della tarantella montemaranese, normalmente, è esclusivamente strumentale. Senza dubbio esistono ritmi di tarantella
adattati ad un testo letterario di una canzone, ma si tratta di adattamenti di una forma musicale che, nella sua
reale origine, è strumentale.
La ritmica incalzante e travolgente della tarantella di Montemarano non può che prendere e coinvolgere in una
irrefrenabile danza liberatoria e propiziatoria, chiunque abbia la fortuna di ascoltarla. Le melodie dolci e
avvolgenti del clarino e l’accompagnamento divino della fisarmonica rendono questa musica piacevole all’udito e
benefica ai sensi. Non ha un inizio e non ha una fine, non ha una criterio logico in funzione del quale si
susseguono le varie frasi musicali, tutto è improvvisazione.
I danzatori, come se morsi dalla tarantola e impossessati da uno strano male, si lanciano in una danza sfrenata
muovendo ogni parte del corpo. Il connubio musica – danza trova la sua collocazione naturale in un preciso momento
dell’anno: nei tre giorni prima delle ceneri, a
Carnevale.
Il Carnevale di Montemarano
è una grande festa di popolo che si distingue da tutte le altre manifestazioni simili, che si tengono nella zona e
in tante altre parti d’Italia, per la spontaneità della partecipazione della gente.
E’ qui che ogni visitatore, nei tre giorni di
Carnevale,
tra la fiumara di gente danzante che sfila in maschera per
le vie del paese, tra il tradizionale e benaugurale lancio dei confetti, tra la melodia ipnotica della fisarmonica,
i volteggi virtuosistici del clarinetto e l’incalzante accento ritmico del tamburello, rapito dalla trascinante
melodia della tarantella, può rendersi conto perchè
“Montemarano è un Popolo”!!!
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